A spasso nell’antico Egitto!
Autori: bambini della classe 4^A
Quest’anno, durante le lezioni di storia, abbiamo affrontato lo studio delle civiltà dei fiumi.
L’acqua, come sappiamo, è un elemento essenziale per la vita degli uomini e degli animali così come per le coltivazioni, perciò la presenza dei fiumi è stata fondamentale per lo sviluppo delle grandi civiltà dell’antichità. In modo particolare, ci siamo concentrati sulla popolazione che si è sviluppata lungo le sponde del fiume Nilo: gli Egizi.
Grazie alle tantissime testimonianze che sono arrivate fino a noi, infatti, possiamo avere a disposizione numerose informazioni circa l’organizzazione sociale, la religione, l’alimentazione e molto altro ancora riguardo a questa affascinante civiltà. Approfondendo lo studio di questo popolo, abbiamo compreso che essi hanno lasciato tracce delle loro scoperte praticamente in ogni campo di studio. Erano astronomi, ma anche matematici, architetti e ingegneri, si interessarono alla medicina e pure alle nuove tecniche di coltivazioni per sfruttare al meglio le esondazioni del fiume Nilo.
Gli Egizi non ci hanno solo lasciato le loro grandi costruzioni e monumenti come testimonianza della loro grandezza, ma anche un sistema di scrittura formato da segni molto particolari che per secoli è rimasto indecifrabile: i geroglifici.
I geroglifici derivano da una scrittura figurativa e artistica che però richiedeva tanto tempo per essere realizzata. La scrittura veniva perlopiù eseguita su fogli di papiro, che veniva fabbricato con lo stelo di un giunco nel Delta del Nilo.
Ciò che più ci ha affascinati di questa civiltà, però, è stato il modo di immaginare la vita ultraterrena, cioè la vita dopo la morte. Queste convinzioni hanno fortemente condizionato i loro riti funerari, le loro cerimonie e la costruzione degli edifici che dovevano custodire il corpo del defunto, in modo particolare quello del loro sovrano: il faraone.
Nello STEAMLab, ci siamo cimentati con una ESCAPE ROOM EGIZIA. Il gioco consisteva nell’esplorazione di una piramide (cioè la mastodontica tomba che custodiva il corpo del faraone) e per poter uscire é stato necessario risolvere enigmi, indovinelli e sfide relative alla civiltà egizia in cui eravamo intrappolati. Il gioco si concludeva con una prova finale: la decifrazione di un codice in geroglifici da inserire su un lucchetto per aprire la porta.
Ci siamo anche cimentati a costruire una piramide in … cartoncino. Ma che piramide sarebbe stata senza il corpo del faraone? Allora ecco che abbiamo anche realizzato un mini sarcofago con tanto di mummia ovviamente bendata di tutto punto!
Ma non è finita qui! Poiché eravamo molto incuriositi dalla mummificazione, la maestra Anna (la nostra insegnante di storia) e la maestra Maria ci hanno proposto un interessante esperimento:
LA MUMMIFICAZIONE DI UNA MELA.
Per fare ciò, abbiamo utilizzato quattro contenitori (che simulavano i vasi canopi, dove venivano riposti gli organi interni del defunto), e dentro a ciascuno abbiamo riposto alcune fette di mela.
Poi è arrivato il momento più difficile, cioè trovare la miscela giusta per procedere con la mummificazione. Avevamo a disposizione le seguenti sostanze:aceto, zucchero, sale e bicarbonato. Dopo vari tentativi, abbiamo scoperto che la miscela giusta era: sale, zucchero e bicarbonato.
L’ aceto non è utile a questo scopo perché non favorisce la disidratazione.
E come conclusione di questo meraviglioso viaggio nell’Antico Egitto, ci siamo dedicati alla costruzione di una MEGA PIRAMIDE realizzata unendo tante piccole piramidi costruite da ciascun bambino con stuzzicadenti e DAS.
Un’opera di alta ingegneria a prova di … FARAONE!!!
Progetto collegato allo STEAMLAB della scuola primaria. Visita la sezione del sito.