Da settembre 90 nuovi pirati hanno iniziato il loro percorso alla scuola primaria. Perché all’arrembaggio? Perché prendendo spunto dalle attività proposte dal libro di testo ogni alunno della classe prima si è trasformato in un pirata pronto a vivere con i compagni il viaggio la scoperta del mondo della lettura, della scrittura e della matematica.

Il significato che però le insegnanti vogliono dare alla parola “ciurma” va oltre i classici apprendimenti della scuola. Si vuole far capire che in una ciurma ognuno deve fare la sua parte collaborando, aiutando e sfruttando i propri talenti per arrivare felice alla meta. Far capire che è importante far fruttare i propri talenti è proprio il più grande obiettivo che si sono poste le insegnanti: ognuno di noi è bravo in qualche attività e deve essere aiutato in altre, ognuno di noi deve sentirsi accolto, supportato e soprattutto deve sentirsi importante per il gruppo a cui appartiene perché portatore del suo talento.

Come si dice sovente, la classe in cui i bambini vivono gran parte della giornata, è un piccolo esempio di cosa è la società, una società dove ognuno deve rispettare le regole, impegnarsi e fare il proprio dovere fino in fondo.
Adesso a quasi tre mesi dall’inizio della scuola la ciurma delle classi 1° A B C D si possono dire in navigazione, come ci accompagna il libro, verso “l’isola della felicità” perché imparare, studiare e stare bene insieme è la felicità.