Ultima modifica: 19 Dicembre 2024
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La giornata della gentilezza

Autori e redazione: bambini delle classi 4^AB

Il 13 novembre è stata celebrata la Giornata della gentilezza. Ognuno di noi ha cercato di spiegare cos’è la gentilezza ed è emerso che, una parola gentile, è un dono che può scaldare il cuore e accendere un sorriso, portare il sole nella pioggia di qualcuno. Pensiamo che la gentilezza sia una forma d’eleganza e di amore che può’ diffondersi come un contagio, influenzando positivamente coloro che ne entrano in contatto con felicità e armonia. Quando possiamo metterla in pratica? È sempre l’ora della gentilezza! Per far di essa una nostra abitudine, abbiamo costruito due “Ruote della gentilezza” e una bacchetta magica con le quali abbiamo giocato a “Passa la gentilezza”.

L’insegnante ci ha consegnato due ruote: sulla prima, in ogni spicchio erano scritte parole gentili, nella seconda le frasi. Dopo averle colorate e montate fissandole con un ferma campione, ognuno di noi, a turno, ha fatto girare le proprie. La parola o la frase che appariva, veniva rivolta ad un compagno, che ricambiava rispondendo in egual misura. Abbiamo anche utilizzato la bacchetta magica, costruita in seguito e abbiamo continuato a scambiarci la gentilezza. Scuotendola sul banco di un compagno, gli abbiamo strappato un sorriso, pronunciando la parola gentile che appariva. Giocando, abbiamo notato come sia importante e influente il tono e la mimica nel pronunciare le parole gentili per riconoscere quando arrivano davvero dal cuore. In seguito abbiamo letto il libro “Sii gentile” di Pat Zietlow Miller.

L’ autore racconta la storia di Tanisha, che versa il succo d’uva su tutto il suo vestito nuovo, e tutti ridono di lei. La sua compagna di classe vuole farla sentire meglio, chiedendosi: cosa significa essere gentile? Tra le pagine del libro, alcune risposte: chiedere a una nuova compagna di giocare insieme, difendere qualcuno vittima di bullismo, far compagnia a chi è solo o semplicemente ricordarsi il nome delle persone.                          

Questa commovente storia rivela come la gentilezza non dovrebbe mai risparmiare nessuno.

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