La cassetta della posta: teniamoci in contatto.

Durante le ore di Italiano abbiamo imparato come si scrive una lettera. La maestra ci ha mostrato un video sulle prime lettere risalenti al 3000 a.C. . Erano state scritte dai Sumeri, a carattere commerciale, su tavolette d’argilla, essiccate al sole e poi ricoperte da un secondo strato di argilla fresca sul quale era impresso il nome e l’indirizzo del destinatario. Successivamente si arrivò ad usare il papiro o la pergamena. Nel 1600 entrò in uso la busta da lettera per evitare che le lettere si sporcassero. Per molto tempo le lettere sono state uno strumento molto importante per comunicare a distanza, negli ultimi
decenni sono state sostituite sempre più da qualcosa di più immediato e smart: le e-mail, gli sms e i social network.
Scrivere una lettera ci è parsa subito una cosa affascinate e romantica ma strano credere come anni fa venisse usato questo modo di comunicare. Scrivere e poi aspettare per giorni una risposta. Incredibile! È così veloce e comodo scrivere un SMS e ricevere la risposta dopo pochi secondi…
Le maestre hanno portato a scuola alcune lettere personali ricevute in passato, per comprendere come e perché le persone si scrivevano.
Abbiamo letto diverse lettere sul libro di testo, partendo da quelle di Van Gogh, per poi passare ad altre scritte ad amici lontani o a familiari.
Arrivato il nostro turno, siamo partiti mettendo in moto la nostra creatività e fantasia creando francobolli personalizzati da incollare sulle nostre buste.
Siamo passati poi ad imparare a scrivere l’intestazione del destinatario e del mittente. Cosa per nulla da sottovalutare perché basilare affinché la nostra lettera arrivi senza intoppi a destinazione!
Ci siamo cimentati nella lettera informale che ci ha subito coinvolti e appassionati.
Dopo aver appreso la struttura della lettera, con luogo, data, intestazione e il corpo della lettera scritto con un linguaggio confidenziale, i saluti, la firma e il post scriptum (p.s.) e aver scritto una lettera come punto di contatto con i nostri amici del cuore, alla maestra è venuta una grande idea!
Scrivere una lettera per metterci in contatto e comunicare con i nostri ex compagni di classe.
È stato emozionante per noi ricevere le loro risposte come lo è stato anche per loro! Dal nostro entusiasmo, è nata un’altra idea geniale: scrivere ai nostri coetanei delle sezioni C e D, che potranno essere nostri futuri compagni di classe alla scuola secondaria!
Inizialmente l’approccio è stato timido ma subito decisamente gioioso. Abbiamo creato una buca delle lettere da mettere in corridoio per facilitare la corrispondenza e per imparare verosimilmente la procedura del percorso della lettera.

Dall’ufficio postale, allo smistamento, fino al recapito del postino nella buca delle lettere del destinatario.
Abbiamo abbellito le nostre lettere con disegni e adesivi, e sbizzarriti con saluti in inglese!
Per la festa del papà, e successivamente per quella della mamma, con immenso entusiasmo, abbiamo scritto una lettera anche per i nostri “papini” e le nostre “mammine”, arrivando anche a far commuovere! Ma la vera chicca è stata la chiusura della busta con la ceralacca, un materiale di cera e resina, con origini sin dal Medioevo, usato come sigillo per documenti ufficiali o lettere, conferendo loro un carattere di autenticità e importanza.
In conclusione possiamo affermare che le lettere non sono solo un insieme di parole e frasi ma sono emozioni e sensazioni nello scriverle ma soprattutto nel leggerle, anche in un secondo momento, a distanza di anni.